Beppe Grillo, sembra quasi un politico, un oratore... Lui stesso scherza su questo argomento con dichiarazioni tipo "ma se i politici si mettono a fare i comici". Ma quanti ricordano di quando era semplicemente un attore. Ci sono solo tre titoli tra le pellicole cinematografiche di Beppe Grillo (fonte wikipedia). E per parlare della carriera di Giuseppe Piero Grillo, intento di questo blog, si deve per forza fare un cenno ai suoi film che non hanno avuto un grande successo, e ai temi di questi, i primi due con registi tra i più famosi della "Commedia all'italiana", mentre terzo film e regista sono più proiettati nell'impegno politico e nello spettacolo, ancora oggi mescolati dall'eccentrico personaggio che ha fondato il movimento politico che attualmente riscuote maggior successo in Italia (non considerando l'astensione dal voto come un "partito", insieme ai transfrontalieri "aghi di bilance" e chissà quale invenzione fantapolitica).
- Cercasi Gesù, regia di Luigi Comencini (1982)
- Scemo di guerra, regia di Dino Risi (1985)
- Topo Galileo, regia di Francesco Laudadio (1987)
Nell'esordio come attore al cinema, "Cercasi Gesù"
l'attore genovese viene scelto da alcuni membri della gerarchia ecclesiastica per recitare "Gesù" in un album di figurine che ne rispecchi la vita ai tempi moderni. Curioso vedere l'imprenditore Gianroberto Casaleggio di parlare di Gesù e Apostoli al Guardian.
La pellicola di Risi è invece dedicata alla seconda guerra mondiale,
e Grillo si troverà, sia nella realtà che in quella filmica, in un rapporto di odio e amore, ma anche di comprensione con l'attore francese....vabbè la verità questo l'ho visto un sacco di tempo fa, non ho i ricordi ben chiari, l'esame non lo passo! Ma queste righe ripostate dal Corriere mi rinfrescano la memoria e sono più pertinenti al Grillo "politico": <<Di quella regia, però, Risi conserva anche ricordi divertenti. Come del giovane esordiente Grillo: «bruttarello ma simpatico, era la giovane promessa dello spettacolo italiano. Lo ammiravo per le cose della tv, e per questo lo scelsi. Però mai avrei immaginato che fosse così negato a recitare. Anche Beppe, a dire il vero, comprese presto che il cinema non era per lui. In compenso si capì subito che puntava a diventare personaggio, che aveva altre ambizioni. E forse, ripeto, fu proprio Coluche a ispirarlo: lui in Francia era già un idolo per tutti. Era considerato il castigatore dei politici, tanto che poi si candidò alla presidenza della Repubblica. Un personaggio strepitoso. Adoravo le sue cene nel palazzo di Parigi: c’era di tutto e di tutti, anche la pista di cocaina come segnaposto». Una simpatia, quella di Risi per Coluche, che indispettì proprio Grillo: «Già depresso perché ridotto al ruolo di spalla, Beppe a un certo punto si ingelosì del rapporto speciale che avevo con Coluche. E così, per ripicca, fece la mossa classica dell’attore indispettito: si diede malato. Per due mesi dovemmo sospendere le riprese. Finché qualcuno non gli fece sapere che se non fosse tornato avrebbe dovuto pagare una penale. Parola magica: da buon genovese si ripresentò sul set». Ma i due, racconta Risi, andavano molto d’accordo: «Grillo aveva un rispetto enorme per Coluche. Ne riconosceva la grandezza artistica». La carriera di Grillo, da quell’esperienza nel 1985, Risi l’ha seguita a distanza: «Un percorso interessante. La cosa che gli è riuscita meglio è la svolta antipolitica: è più attore oggi che fa politica di quando tentava di far l’attore. Credo guadagni un sacco di soldi, adesso. Attenzione, però: non c’è niente di Grillo nel personaggio che interpreta». Per Risi, cioè, «il suo diventare un antipolitico non coincide con il vero Beppe. Ai tempi, non mi è mai sembrato uno interessato a questi temi, per intenderci ». Insomma, per Dino Risi il suo ex attore giovane è soprattutto uno furbo: «Ha capito cosa rende e se la sta inventando. Ha intuito che dire le cose da bar è un’attività redditizia. Niente di meglio per gli italiani, che aspettano sempre il capopopolo di turno. Ha fatto un po’, con maggior successo, quello che hanno tentato Celentano e tanti altri. Anche Umberto Bossi, se vogliamo. Ma state tutti attenti: Grillo non è pazzo, fa il pazzo (dall'articolo di ANGELA FRENDA 2007) >> .
Il terzo film, che ho visto di recente, lo ricordo meglio: Grillo da "derattizzatore-neo pifferaio magico" diventa "topo-cavia-umana" di un gigantesco laboratorio... Ma sarà che tutto il Mondo è un laboratorio al servizio degli alieni, che si nascondono nella Casaleggio e Associati? Comunque non è un caso che l'ultimo film di Grillo sia proiettato verso l'attivismo e la critica "del sistema".
Non a caso tra le righe del Manifesto di Silvana Silvestri, si ricorda così il terzo regista dell'ultimo film: <<Francesco Laudadio, autore di impegno civile e critico a vasto raggio della società, aiuto di Monicelli, Scola e Sordi, autore di Addio a Berlinguer, vincitore del David di Donatello nell'83 come migliore esordiente con Grog,premiato anche a San Sebastian. Quel film sguinzagliava le troupe televisive non solo nella vita privata dei personaggi, due evasi che grazie alla diretta potevano indirizzare le loro richieste, ma suggeriva anche una via d'uscita all'intromissione, la differita. Certo non sono stati facili quegli anni per i cineasti che non volevano essere una presenza ambigua o allineata al generale disimpegno. Infatti Laudadio utilizza come protagonista di un suo celebre film, Il topo Galileo ('87), addirittura un derattizzatore, altro spunto simbolico dei tempi: da una idea di Stefano Benni, il catturatore di topi (Beppe Grillo) inventa un sistema per catturarli con musiche e profumi e, incaricato di recuperare un topo radioattivo fuggito dal laboratorio, finirà per diventare una cavia lui stesso ... >>
In streaming da youtube, senza scaricarli da Torrent, e nemmeno bisogno di cercarli sul parente ;) di Megavideo, Nowvideo, ecc fino a quando non insorgessero problemi di copyright, li riposto così come li trovo in rete (oppure li tengono free perché non se li fila nessuno?!), evviva la rete libera... libera? Vabbè che Grillo è il meno peggio però non ci sono più le mezze stagioni ed era comunque meglio quando faceva strettamente l'attore.
ultimo aggiornamento del 20 aprile 2014