RICHIESTA DI RETTIFICA DA PARTE DI GIUSEPPE PIERISTè
Il Sig. Giuseppe Pieristè scrive a “La Repubblica dei
Pomodori” in quanto, nel post di seguito ci sarebbero delle calunnie a suo
danno, infatti afferma di non aver mai partecipato ad alcuna iniziativa del
movimento “Militia”.
Se un’imprecisione c’era stata da parte di chi scrive questo
blog, era quella di aver usato un presente storico laddove, dato che le
indagini della magistratura erano ancora in corso, sarebbe stato meglio un
condizionale: infatti, come si comprende anche dal resto dell’articolo, si
parlava di un’indagine definita “Lama” riportando nomi e avvenimenti a cui stampa
e comunicati avevano dato ampio risalto, sicuramente molto più ampio del
modesto, e molto a carattere personale, blog da me curato.
Quindi, probabilmente anche per la chiusura delle indagini
visto che le cronache parlano di un giudizio imminente (il processo dovrebbe
iniziare l’11 dicembre), alcune delle posizioni saranno state stralciate e a
buon ragione, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, alcuni chiedono
di non essere accomunati a certe vicende. Si ribadisce ancora che il Pieristè
smentisce qualunque partecipazione diretta o indiretta alle attività del
suddetto movimento accusato di terrorismo.
In più lo stesso richiede la rimozione delle sue foto in
quanto avrei violato la sua privacy: ho deciso comunque di oscurale (anche se
si parlava di altre vicende che riguardavano il suddetto e non solo della
recente inchiesta “Lama”) e comunque, anche se la sua privacy fosse stata
violata lo si è fatto in nome del diritto di espressione e di cronaca.
Di seguito il testo per esteso del messaggio del Pieristè.
“
Con riferimento all’articolo “DA “AVANGUARDIA
NAZIONALE” A “MILITIA”:
CRONACHE DI UNA DESTABILIZZAZIONE ANNUNCIATA”,
pubblicato nella pagina
http://larepubblicadeipomodori.blogspot.it/2011/12/lestremismo-di-destra-dal-massacro-di.html
da lei gestita e visibile da molto tempo nei
motori di ricerca sono a
precisare che, contrariamente a quanto affermato
nel predetto articolo, non
sono membro, né lo sono mai stato, del gruppo
politico di estrema destra
denominato “Militia”, né tale asserito
coinvolgimento è mai stato
giudizialmente accertato.
Risulta, quindi, infondata l’affermazione
secondo cui, in detto scritto da
lei pubblicato nella pagina web:
http://larepubblicadeipomodori.blogspot.it/2011/12/lestremismo-di-destra-dal-massacro-di.html
io sarei uno dei principali animatori del
movimento "terrorista Militia"
Rigetto, infine, l’accusa di aver, anche solo
indirettamente, partecipato o
contribuito a detto movimento Militia.
Inoltre le faccio presente che lei
pubblicando le mie foto ha anche violato la mia
privacy.
Ascoli Piceno, li 8 ottobre 2013
Sig. Giuseppe Pieristé”
In 48 ore si sono susseguiti due eventi che fanno capire quanto sia pericolosa l’estrema destra nella penisola sia indirettamente con le sue ideologie che direttamente con atti terroristici. Gli eventi sono connessi a due gruppi rivali, “Casa Pound” e “Militia”: il primo è quello tragico di Firenze dove un uomo della sezione toscana di “Casa Pound” in preda alla follia razzista ha improvvisamente fatto fuoco su migranti del Senegal uccidendone due (Modou Samb e Mor Diop) e ferendone altri tre, prima di suicidarsi circondato dalla polizia; invece a Roma i carabinieri del Ros, con un’indagine denominata “Lama” partita nel 2008, su ordine dell’antiterrorismo della procura romana, hanno arrestato per reati che vanno dalle minacce alle istituzioni e a chi le rappresenta fino all’incoraggiamento dell’odio etnico-razziale passando per l’apologia del fascismo, cinque esponenti di “Militia” con precedenti analoghi: tra i loro obbiettivi, oltre a politici nostrani come
“il traditore” Alemanno e la comunità ebraica, c’era perfino l’ex presidente USA Bush. Volevano creare un “network” nazionale di sigle neofasciste per una guerra xenofoba e contrapporsi alle istituzioni democratiche.
A FIRENZE LO “SPETTRO” DI OSLO
|
foto Afp |
Nei media l’accostamento dell’autore della strage di
Oslo Breivik, a
Gianluca Casseri, il cinquantunenne nato in provincia di Pistoia che si sarebbe vendicato di risentimenti misti a bieco razzismo verso gli africani, sparando sui primi senegalesi che ha avuto a tiro in due distinti mercati rionali nel giro di circa tre ore, è tragicamente scontato: oltre alla dinamica dell’attentato che, almeno apparentemente,
si può definire “da cane sciolto”, oltre alla matrice razzista e antislamica, negli scritti dei due (quello del norvegese tanto programmatico quanto delirante e quelli del toscano connessi ad arte, filosofia ed esoterismo) si ritrova la “sinistra” passione (anche se tipica della destra più radicale) per i miti celtici.
LE SMENTITE DI “CASA POUND” E L’HARD DISK DEL RAGIONIERE ELEVATO DAL WEB A “EROE NERO”